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Quarta di copertina

Lo scopo principale di questo libro è informare la gente. Questo, che è sempre stato un dovere professionale di ogni medico, oggi diventa anche un dovere morale, perché i contenuti dell’informazione sono spesso fatti gravi e potenzialmente lesivi dell’incolumità e dell’integrità del malato che si affida ignaro.

Purtroppo, la Medicina Moderna si è trasformata in una sorta di braccio armato a difesa degli interessi economici di una industria che prospera sulle precarie condizioni di salute della gente.

L’Autore fa una analisi tanto lucida e concreta quanto drammatica della situazione in cui siamo caduti, ma il Lettore capisce chiaramente che questa analisi non è un atto d’accusa, ma un atto d’amore nei confronti della vera Medicina. Infatti, travolta dalla potenza economica dell’industria farmaceutica e dei suoi interessi, la Medicina Moderna è troppo spesso al servizio del ‘business più che della gente e nessuno che ami veramente questa professione può e deve tollerare una simile situazione.

È quanto hanno fatto grandi geni della Medicina come Benveniste, Bates, Bechamp, Duesberg, che hanno pagato di persona il loro amore per la verità e per la giustizia e che per questo l’Autore definisce “Eroi dimenticati della Medicina”.

È una lettura affascinante che insegna ad orientarsi e a difendersi da imbrogli che ad alcuni pazienti possono costare veramente cari.

Autore

Il Dr. Domenico Mastrangelo è un medico specializzato in Ematologia, Oncologia, Oftalmologia e infine in Omeopatia. Dapprima ha diretto la ricerca clinica presso il centro di ricerca di una ditta farmaceutica, poi ha lavorato presso il centro di ricerca oncologica della Thomas Jefferson Univesrity e del Wills Eye Hospital di Philadelphia, dove ha appreso le tecniche di biologia molecolare per l’analisi del genoma delle cellule tumorali. Tornato in Italia, ha creato un laboratorio di ricerca presso il dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Siena, dove ancora oggi lavora. Ha scritto più di cento articoli e capitoli di libri in lingua inglese, impegnandosi prevalentemente nella ricerca in Oncologia e in Omeopatia, ma sempre contro il corporativismo medico, le conoscenze “imposte” e le “certezze” di una Medicina che ritiene debba essere radicalmente cambiata.

Presentazione

Domenico Mastrangelo studia e scrive in ambito medico da una vita e vive la ricerca come una passione irrefrenabile in una continua sfida con il sistema che su alcune scoperte e metodiche è stato costruito più per il vantaggio di accademici e camici che per l’ulteriore progresso scientifico e tecnologico e la sconfitta dei multiformi mali che affliggono l’umanità.
Succede sempre dopo l’epopea dei precursori e il sacrificio degli innovatori.
Dico subito dell’Autore, perché l’opera che presento è il prodotto finale di un lungo percorso umano e scolastico, universitario e scientifico, termini questi che, specie in questo caso, non si sono sovrapposti ma sono stati vissuti come altrettanti momenti di formazione e di confronto, spesso esitato nello scontro e nel conflitto.
Nico però è un guerriero per costituzione ed anzi, senza la tenzone possibilmente in campo aperto, pare proprio non sia tranquillo. Che poi abbia voluto cimentare il proprio spirito critico in quasi ogni settore delle scienze biomediche lo dimostrano i capitoli di questo libro che affrontano quasi tutte le questioni più delicate e dibattute della conoscenza e della clinica, della Medicina Ufficiale e delle Medicine Alternative, dei vaccini e dei farmaci, dell’errore del medico e del consenso del malato, ecc.
Il volume ha vari fini e ce li indica colui che scrive: unificare i saperi e le conoscenze trasformando assistenza e cura in operazioni veramente utili e benefiche, liberando medici e malati dai vincoli delle multinazionali dedite al proprio profitto e non certo al benessere dell’uomo e far questo contribuendo all’opera di informazione e formazione che comprenda tutti, medici, pazienti, cittadini.
E nell’impresa, con grande umiltà e vivacità, non si lancia da solo, ma lo fa rievocando i Grandi del passato non abbastanza presenti nell’attuale realtà, perché poco funzionali ad interessi e intrighi.
Chi presenta non può – in ragione della materia medico-legale – che plaudire ad una iniziativa editoriale che appare prezioso strumento per un non formale e farisaico adeguamento della res medica alla lex, reputata da troppi operatori della sanità un molesto richiamo a norme e sentenze di cui i “dottori” farebbero volentieri a meno: d’altra parte, solo una consapevole conoscenza di materiali e metodi dell’arte medica può far passare dalla fase della stregoneria e della burocrazia a quella del corretto rapporto e della appropriata terapia, dalla visita medica al consenso informato.
Il Sistema Sanitario scricchiola sinistramente e in alcuni casi si è passati dall’eccelsa bioetica alla deontologia corporativa, dalla modernità alla spersonalizzazione, dalla malasanità discutibile alla delinquenza conclamata, come nel caso dei criminali in camice della clinica Santa Rita di Milano!
Il testo corre tutti i pericoli che attendono coloro che non tengono in considerazione quel che un grande poeta aveva ben presente:

Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi, perché ordinariamente sono sinceri e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli”.
[Giacomo Leopardi, “Pensieri”]

Prof. Cosimo Loré
Direttore di Scienze Medico-Legali, Università di Siena